Vini Piemontesi: quali sono, caratteristiche e dove degustarli

Quali sono i vini piemontesi più famosi?

I vini piemontesi sono di fatto uno dei patrimoni del Piemonte, nonché dei prodotti di eccellenza apprezzati in tutta Italia e anche all’estero. La regione infatti è nota per la produzione di numerose etichette. Con oltre 40 denominazioni DOC e DOCG, è infatti tra le regioni con la più alta qualità e varietà di produzione vinicola

Tra i vini piemontesi più famosi ci sono:

  • Barolo
  • Barbaresco
  • Nebbiolo
  • Dolcetto
  • Moscato d’Asti

Particolarmente celebri sono i grandi rossi da invecchiamento, dal carattere forte, e molto ambiti dai collezionisti di vino. Non mancano però anche vini bianchi e spumanti, prodotti soprattutto tra le colline piemontesi dell’astigiano. 

bicchiere vino piemonte

La classificazione dei Vini Piemontesi

Con il termine “vini piemontesi” si indicano tutti quei vini prodotti all’interno dei confini del Piemonte. Essendo però questa regione tra le più grandi di Italia, seconda per estensione territoriale solo alla Sicilia, la varietà dei terreni in cui coltivare le viti è estremamente ampia. 

Per provare a classificare i vini piemontesi di conseguenza si possono utilizzare diversi criteri, ad esempio suddividendoli per caratteristiche organolettiche, per metodi di produzione o per consorzi di tutela.

Ad esempio, i vini piemontesi possono essere suddivisi per colore in:

Questi ultimi possono poi a loro volta essere identificati come vini fermi, vini frizzanti e vini spumanti, o ancora vini tranquilli “classici”, vini liquorosi o passiti.

Per classificare i vini piemontesi in modo più preciso può dunque essere di aiuto affidarsi ai sistemi di Consorzi di Tutela dei Vini che stabiliscono con precisione le caratteristiche che ogni vino deve avere e le loro aree di produzione.

In Piemonte si trovano ben 19 denominazioni DOCG, ossia:

  1. Alta Langa DOCG
  2. Asti DOCG (che include il celebre Moscato d’Asti)
  3. Barbaresco DOCG
  4. Barbera d’Asti DOCG
  5. Barbera del Monferrato Superiore DOCG
  6. Barolo DOCG
  7. Brachetto d’Acqui DOCG 
  8. Canelli DOCG 
  9. Cortese di Gavi DOCG 
  10. Dolcetto di Diano d’Alba DOCG 
  11. Dolcetto di Ovada Superiore DOCG 
  12. Dogliani DOCG
  13. Erbaluce di Caluso DOCG 
  14. Gattinara DOCG
  15. Ghemme DOCG
  16. Nizza DOCG
  17. Roero DOCG 
  18. Ruché di Castagnole Monferrato DOCG
  19. Terre Alfieri DOCG

I vini piemontesi DOC sono invece ben 41, ossia:

  1. Alba DOC
  2. Albugnano DOC
  3. Barbera d’Alba DOC
  4. Barbera del Monferrato DOC
  5. Boca DOC
  6. Bonarda DOC
  7. Bramaterra DOC
  8. Calosso DOC
  9. Canavese DOC
  10. Carema DOC
  11. Cisterna d’Asti DOC
  12. Colli Tortonesi DOC
  13. Collina Torinese DOC
  14. Colline Novaresi DOC
  15. Colline Saluzzesi DOC
  16. Cortese dell’Alto Monferrato DOC
  17. Coste della Sesia DOC
  18. Dolcetto d’Acqui DOC
  19. Dolcetto d’Alba DOC
  20. Dolcetto d’Asti DOC
  21. Dolcetto delle Langhe Monregalesi DOC
  22. Erbaluce DOC
  23. Fara DOC
  24. Freisa d’Asti DOC
  25. Freisa di Chieri DOC
  26. Gabiano DOC
  27. Grignolino d’Asti DOC
  28. Grignolino del Monferrato Casalese DOC
  29. Langhe DOC
  30. Lessona DOC
  31. Loazzolo DOC
  32. Malvasia di Casorzo d’Asti DOC
  33. Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC
  34. Monferrato DOC
  35. Nebbiolo d’Alba DOC
  36. Pinerolese DOC
  37. Piemonte DOC
  38. Rubino di Cantavenna DOC
  39. Sizzano DOC
  40. Valsusa DOC
  41. Verduno Pelaverga DOC

La presenza di consorzi DOCG e DOC garantiscono un’alta qualità dei prodotti e il fatto che vengano sempre rispettate delle tecniche di produzione ben precise. A questo lungo elenco di vini piemontesi se ne aggiungono poi altri che non rientrano in nessuna delle classificazioni DOCG e DOC, e che prevedono quindi una maggiore libertà e varietà creativa per i produttori.

Alla luce di questa suddivisione, analizziamo ora in modo più approfondito l’elenco completo dei vini piemontesi e le loro principali peculiarità.

Vini Piemontesi: elenco completo e caratteristiche

Come abbiamo appena visto, i vini piemontesi riconosciuti dai consorzi sono ben 60, di cui 19 con marchio DOCG e 41 a marchio DOC. Per distinguerli meglio abbiamo quindi creato una lista completa dei vini piemontesi con un riassunto di tutte le loro caratteristiche.

I vini piemontesi presentati nei paragrafi qui di seguito sono tutti elencati in ordine alfabetico per rendere più semplice la consultazione.

Alba DOC

  • Tipologia: rosso
  • Varianti: fermo
  • Uve: Nebbiolo e Barbera (singolarmente o in blend)
  • Zona di produzione: Langhe, in particolare nei territori di Alba e comuni limitrofi

L’Alba DOC è un vino rosso piemontese dal profilo elegante e strutturato, prodotto con Nebbiolo, Barbera o una loro combinazione. Il Nebbiolo dona struttura e longevità, mentre la Barbera regala morbidezza e freschezza. Dal colore rosso rubino intenso, all’olfatto si distingue per sentori di frutti rossi maturi, spezie e talvolta una leggera nota di vaniglia dovuta all’affinamento in legno. È un vino ideale per accompagnare piatti ricchi come arrosti, brasati o tajarin al ragù.

Albugnano DOC

  • Tipologia: rosso
  • Varianti: fermo, superiore, riserva
  • Uve: Nebbiolo min. 85%
  • Zona di produzione: Comune di Albugnano e aree limitrofe in provincia di Asti

L’Albugnano DOC è spesso definito il “Barolo dell’Astigiano” per la sua struttura e finezza, pur provenendo da una zona meno conosciuta. Di colore rosso granato chiaro, ha un bouquet complesso con note di violetta, piccoli frutti di bosco e spezie. Il gusto è secco, elegante, con tannini ben presenti ma non invadenti. L’invecchiamento lo rende perfetto per carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati.

Alta Langa DOCG

  • Tipologia: spumante metodo classico
  • Varianti: bianco, rosé
  • Uve: Pinot Nero e/o Chardonnay
  • Zona di produzione: Langhe, Roero e Monferrato (collinari sopra i 250 m)

L’Alta Langa DOCG è lo spumante di punta del Piemonte, prodotto esclusivamente con metodo classico (rifermentazione in bottiglia) e affinato per almeno 30 mesi. Ha perlage fine e persistente, profumo elegante con note di crosta di pane, agrumi e frutta secca. Al palato è secco, minerale e molto raffinato. Ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce, crudité, carni bianche e formaggi a pasta molle.

Asti DOCG (incluso Moscato d’Asti)

  • Tipologia: bianco dolce frizzante o spumante
  • Varianti: Asti Spumante, Moscato d’Asti
  • Uve: Moscato Bianco 100%
  • Zona di produzione: Provincia di Asti, parte di Alessandria e Cuneo

L’Asti DOCG comprende due famose varianti: lo spumante Asti e il Moscato d’Asti. Entrambi sono vini aromatici, dolci e fragranti, noti per il loro basso tenore alcolico e il gusto amabile. Il Moscato d’Asti è leggermente frizzante e più delicato, mentre l’Asti Spumante ha bollicine più marcate. Dal colore giallo paglierino brillante, sprigionano aromi intensi di fiori bianchi, pesca, salvia e agrumi. Sono entrambi perfetti con dessert, frutta o come bollicina di fine pasto.

Barbaresco DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: 100% Nebbiolo
  • Zona di produzione: Barbaresco, Neive, Treiso e parte di Alba

Il Barbaresco DOCG è uno dei grandi rossi piemontesi da invecchiamento. Elegante e complesso, ha un colore rosso granato e profumi di viola, ciliegia sotto spirito, spezie e tabacco. Più morbido e pronto rispetto al Barolo, offre tannini raffinati e grande persistenza al palato. È ideale con brasati, arrosti e formaggi stagionati. Richiede almeno 26 mesi di affinamento, che salgono a 50 nel caso della variante riserva.

Barbera d’Alba DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Barbera
  • Zona di produzione: Provincia di Cuneo, soprattutto Langhe e Roero

La Barbera d’Alba DOC è un vino rosso intenso, con un bel colore rubino e note fruttate di ciliegia e prugna. Rispetto alla Barbera d’Asti, è generalmente più strutturata e adatta anche all’invecchiamento. Può essere vinificata in acciaio o in legno, con variazioni che vanno dal fresco e fruttato al corposo e speziato. Ottima con salumi, primi piatti saporiti e carni alla griglia.

Barbera d’Asti DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore, Nizza
  • Uve: Barbera min. 85%
  • Zona di produzione: Astigiano e parte del Monferrato

La Barbera d’Asti DOCG è uno dei vini Barbera più celebri, noto per la sua versatilità e il gusto vivace. Dal colore rubino intenso, è caratterizzata da profumi vinosi, di frutti rossi e leggere note speziate. Il gusto è secco, morbido, con una buona acidità che la rende molto abbinabile. È perfetta con pasta al ragù, bolliti misti, arrosti e piatti piemontesi tradizionali.

Barbera del Monferrato DOC

  • Tipologia: rosso fermo o frizzante
  • Varianti: base
  • Uve: Barbera min. 85%, restante parte di Freisa, Grignolino, Dolcetto (max 15%)
  • Zona di produzione: Provincia di Alessandria e Asti

La Barbera del Monferrato DOC viene presentato spesso nella variante frizzante, una tipologia di Barbera sicuramente meno comune altrove ma molto tradizionale nel basso Monferrato. È un vino dal colore rubino, profumato e fresco, con note di frutti rossi e una leggera vivacità al palato. Grazie alla sua beva semplice si abbina bene a salumi, piatti rustici e frittate.

Barbera del Monferrato Superiore DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Barbera min. 85%, restante parte di altri vitigni a bacca rossa piemontesi
  • Zona di produzione: Province di Alessandria e Asti

La Barbera del Monferrato Superiore DOCG è una versione più strutturata della Barbera del Monferrato DOC. Richiede un affinamento minimo di 14 mesi, di cui almeno 6 in legno. Di colore rubino intenso con riflessi granato, ha sentori di frutta matura, spezie dolci e vaniglia. È un vino da tavola importante, ideale con i piatti dai sapori decisi come la selvaggina, gli arrosti e i brasati.

Barolo DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: 100% Nebbiolo
  • Zona di produzione: 11 comuni delle Langhe, tra cui Barolo, La Morra, Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba

Il Barolo DOCG è il vino simbolo del Piemonte, conosciuto nel mondo come “il re dei vini”. Di colore granato con riflessi aranciati, ha un profilo olfattivo complesso con note di violetta, rosa appassita, cuoio, liquirizia e spezie. Al gusto è pieno, austero, con tannini robusti ma eleganti. Deve affinare almeno 38 mesi, che diventano però 62 per la riserva. Si abbina a piatti come brasati, selvaggina e al famosissimo tartufo bianco d’Alba.

Boca DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) min. 70%, Vespolina e Uva Rara max 30%
  • Zona di produzione: Comuni di Boca, Maggiora, Cavallirio, Prato Sesia, Grignasco (prov. di Novara)

Il Boca DOC è un vino raro e di nicchia, prodotto in una piccola area delle colline dell’Alto Piemonte. Di colore rosso granato con riflessi mattone, al naso sprigiona note di frutti rossi, erbe secche e spezie. Ha un gusto secco, elegante, fresco e persistente. Richiede almeno 34 mesi di invecchiamento, di cui 18 in botte. È perfetto con carni arrosto, funghi e formaggi erborinati.

Bonarda DOC

  • Tipologia: rosso frizzante
  • Varianti: frizzante
  • Uve: Croatina
  • Zona di produzione: Piemonte sud-orientale (in particolare Oltrepò Pavese, ma anche in alcuni comuni del Monferrato)

La Bonarda DOC è un vino di facile beva, leggermente tannico e con una vivacità che lo rende perfetto per salumi, antipasti rustici e cucina contadina. Tuttavia attenzione a non confondere questa Bonarda DOC piemontese con quella lombarda, che porta lo stesso nome. La Bonarda piemontese, infatti, a differenza della sua “cugina” ha un carattere decisamente più giovane.

Bramaterra DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Nebbiolo min. 50–80%, Vespolina max 30%, Uva Rara max 20%
  • Zona di produzione: Province di Biella e Vercelli

Il Bramaterra DOC è uno dei vini storici dell’Alto Piemonte. Di colore rubino tendente al granato, ha profumi raffinati di frutti rossi, sottobosco, fiori secchi e spezie. In bocca è secco, tannico, ma con una piacevole mineralità dovuta ai terreni porfirici. Richiede almeno 22 mesi di affinamento (34 per la riserva). Ottimo con selvaggina, arrosti, risotti con funghi.

Brachetto d’Acqui DOCG (o Acqui)

  • Tipologia: rosso dolce frizzante o spumante
  • Varianti: frizzante, spumante, passito
  • Uve: Brachetto 100%
  • Zona di produzione: Acquese (provincia di Alessandria e parte di Asti)

Il Brachetto d’Acqui DOCG è un vino rosso aromatico, leggero e profumatissimo. Ha un colore rubino chiaro e sprigiona sentori di rosa, fragola e spezie dolci. In bocca è dolce, fresco e leggermente effervescente. È perfetto per accompagnare dolci al cioccolato, pasticceria secca, frutta o anche da solo come vino da festa.

Calosso DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Gamba di Pernice (min. 90%)
  • Zona di produzione: Comune di Calosso e parti limitrofe dei comuni di Castagnole delle Lanze e Costigliole d’Asti (prov. di Asti)

Il Calosso DOC è un vino raro, prodotto da un vitigno quasi scomparso, ossia la Gamba di Pernice. Di colore rosso intenso con riflessi violacei, presenta profumi di frutti rossi maturi, pepe nero e fiori secchi. In bocca è corposo, con una trama tannica fine e un gusto persistente. È un vino di grande personalità, ideale con carne alla brace, selvaggina e formaggi stagionati ed è molto ricercato dai collezionisti. 

Canavese DOC

  • Tipologia: rosso, rosato, bianco, spumante
  • Varianti: fermo, frizzante, passito
  • Uve: vitigni vari tra cui Nebbiolo, Barbera, Freisa, Erbaluce, Chardonnay
  • Zona di produzione: Area del Canavese (prov. di Torino)

Il Canavese DOC è una denominazione ampia e flessibile che include diverse tipologie di vino: bianchi freschi, rossi strutturati, rosati e spumanti. I rossi sono a base di Nebbiolo e Barbera e sono molto corposi, mentre i bianchi sono a base di Erbaluce e Chardonnay, risultando quindi più freschi e minerali.

Canelli DOCG (o Moscato Canelli)

  • Tipologia: bianco dolce
  • Varianti: fermo
  • Uve: Moscato Bianco 100%
  • Zona di produzione: Comune di Canelli e aree limitrofe in provincia di Asti

Il Canelli DOCG è una sottozona prestigiosa del Moscato d’Asti, pensata per valorizzare le uve Moscato coltivate sulle colline nei dintorni di Canelli. Di colore giallo dorato, ha profumi intensi di salvia, pesca e fiori bianchi. In bocca è dolce, fresco e aromatico, con una bassa gradazione alcolica. È classificato tra i vini fermi, ma presenta comunque una leggera frizzantezza. Si adatta dunque bene ai dolci da forno, alle crostate di frutta e alle torte soffici.

Carema DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) min. 85%, altri vitigni locali max 15%
  • Zona di produzione: Comune di Carema

Il Carema DOC è uno dei Nebbioli di montagna più affascinanti. Coltivato su terrazzamenti a secco nella Valle della Dora Baltea, si presenta con un colore granato tenue e profumi eleganti di spezie, fiori secchi e sottobosco. Al gusto è sottile, fresco, con tannini levigati e lunghissima persistenza. È classificato tra i grandi rossi da meditazione, da abbinare a carni rosse e piatti di lunga cottura.

Cisterna d’Asti DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Croatina (localmente detta Bonarda piemontese) min. 80%
  • Zona di produzione: Cisterna d’Asti e comuni limitrofi tra le province di Asti e Cuneo

Il Cisterna d’Asti DOC è un vino poco conosciuto ma interessante, prodotto da Croatina, un vitigno noto per regalare vini rossi corposi e fruttati. Ha colore rubino brillante, sentori di frutti di bosco, erbe aromatiche e talvolta spezie. Al palato è rotondo, con tannini ben presenti ma mai eccessivi. Ottimo con primi ricchi, salumi e carni in umido.

Colli Tortonesi DOC

  • Tipologia: rosso, bianco, rosato
  • Varianti: fermo, frizzante, passito
  • Uve: diverse varietà tra cui Barbera, Dolcetto, Croatina, Timorasso, Cortese
  • Zona di produzione: Colline intorno a Tortona (provincia di Alessandria)

Il Colli Tortonesi DOC è una denominazione molto articolata che include numerose tipologie di vino. Tra tutte, spicca il Timorasso, un bianco autoctono riscoperto negli ultimi anni, noto per la sua capacità di invecchiare e sviluppare profumi minerali e complessi. I rossi invece,  soprattutto Barbera e Croatina, sono più rustici ma di grande personalità.

Collina Torinese DOC

  • Tipologia: rosso, rosato, bianco
  • Varianti: fermo
  • Uve: Freisa, Barbera, Bonarda, Malvasia, Chardonnay, altri vitigni autorizzati
  • Zona di produzione: Colline a est e nord-est di Torino

La Collina Torinese DOC raccoglie diverse espressioni vinicole attorno alla città di Torino. Tra le tipologie più note ci sono la Freisa di Chieri, rustica e speziata, e i bianchi secchi da uve internazionali come lo Chardonnay. In generale questa categoria di vini sono spesso accomunati dalla freschezza, perfetti dunque per accompagnare piatti della cucina torinese come agnolotti e fritto misto.

Colline Novaresi DOC

  • Tipologia: rosso, rosato, bianco
  • Varianti: fermo
  • Uve: Nebbiolo (Spanna), Vespolina, Uva Rara, Croatina, Erbaluce
  • Zona di produzione: Colline Novaresi

Il Colline Novaresi DOC valorizza i vitigni autoctoni dell’Alto Piemonte. I rossi a base di Nebbiolo  sono eleganti e strutturati, con profumi di violetta e spezie. Molto apprezzate anche le versioni con Vespolina, che aggiunge note pepate e freschezza. Anche i bianchi, a base di Erbaluce, sono minerali e piacevoli.

Colline Saluzzesi DOC

  • Tipologia: rosso, rosato, bianco
  • Varianti: fermo
  • Uve: Barbera, Chatus, Nebbiolo, Quagliano, Pelaverga, altri vitigni locali
  • Zona di produzione: Provincia di Cuneo, area di Saluzzo

La DOC Colline Saluzzesi comprende vini unici e ormai quasi introvabili, come quelli a base di Quagliano e Pelaverga, due vitigni aromatici e leggeri. I rossi risultano speziati, floreali, ideali per aperitivi o abbinamenti con salumi locali. È una denominazione che conserva una forte identità territoriale, molto legata alla tradizione contadina del cuneese che porta avanti la coltivazione di vitigni rari.

Cortese dell’Alto Monferrato DOC

  • Tipologia: bianco
  • Varianti: fermo, frizzante, spumante
  • Uve: Cortese min. 85%
  • Zona di produzione: Colline del Basso Monferrato tra le province di Alessandria e Asti

Il Cortese dell’Alto Monferrato DOC è un vino bianco secco, fresco e leggero, prodotto con lo stesso vitigno del Gavi. Di colore giallo paglierino, al naso ha note floreali e agrumate, mentre al palato risulta sapido e piacevole. Perfetto con antipasti, pesce d’acqua dolce e piatti delicati della cucina piemontese.

Cortese di Gavi DOCG (o Gavi)

  • Tipologia: bianco fermo
  • Varianti: base, riserva, spumante
  • Uve: Cortese 100%
  • Zona di produzione: Gavi e comuni limitrofi in provincia di Alessandria

Il Gavi DOCG è uno dei vini bianchi più famosi del Piemonte, elegante, fresco e di ottima sapidità. Di colore giallo paglierino, offre profumi di agrumi, fiori bianchi e mandorla. Al palato è secco, minerale, con una buona persistenza. La versione “Riserva” è più strutturata e adatta all’invecchiamento. Si adatta bene a pesce, crostacei e carni bianche.

Coste della Sesia DOC

  • Tipologia: rosso, rosato
  • Varianti: fermo
  • Uve: Nebbiolo, Vespolina, Croatina, Barbera, Bonarda
  • Zona di produzione: Province di Biella e Vercelli

La DOC Coste della Sesia è una denominazione che include una grossa fetta di territorio dell’Alto Piemonte, in cui si producono vini di pronta beva e ideali per le serate più informali. I rossi sono fragranti e minerali, con buona acidità, profumi floreali e tannini eleganti. Molto adatti per accompagnare salumi, formaggi giovani e primi piatti del territorio.

Dogliani DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Comuni dell’area di Dogliani (provincia di Cuneo)

Il Dogliani DOCG è considerato uno dei Dolcetti più importanti per corpo e longevità. Di colore rubino intenso, ha profumi di frutti rossi maturi, prugna e mandorla. Al palato è secco, pieno, con un finale piacevolmente amarognolo. Nella versione “Superiore” viene affinato più a lungo ed è perciò perfetto per secondi piatti a base di carne o per i tipici tajarin al ragù.

Dolcetto d’Acqui DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Provincia di Alessandria (zona di Acqui Terme)

Il Dolcetto d’Acqui è un vino giovane e profumato, dal colore rubino vivace e sentori di ciliegia, viola e leggere note di mandorla. In bocca è asciutto, morbido, con tannini leggeri. Si consuma generalmente giovane, e si abbina a piatti semplici come salumi, antipasti e formaggi freschi.

Dolcetto d’Alba DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Langhe (comuni intorno ad Alba)

Tra i vini a base di uve Dolcetto, quello d’Alba è sicuramente il più celebre e diffuso. Ha un colore rosso rubino intenso e profumi di frutti rossi e viole. Il gusto è secco, con note di mandorla e una tannicità contenuta ma presente. È molto versatile a tavola perché ottimo sia con primi piatti saporiti che con formaggi e carni bianche.

Dolcetto d’Asti DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Provincia di Asti

Il Dolcetto d’Asti è tra le versioni più leggere e delicate della varietà. Meno tannico e più fresco, presenta un bouquet di ciliegia e viole, con una beva facile e immediata. Si abbina perfettamente ai piatti poveri della cucina casalinga piemontese, come frittate, torte salate e minestre.

Dolcetto delle Langhe Monregalesi DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Zona di Mondovì e Langhe meridionali 

Questo Dolcetto ha un profilo simile a quello di Dogliani, ma presenta un’espressione più immediata. Il colore è rosso rubino con riflessi violacei, il profumo è fruttato con sentori floreali, e il gusto è secco e armonico, con una leggera vena amara sul finale. Ottimo per accompagnare taglieri di salumi e secondi di carne bianca.

Dolcetto di Diano d’Alba DOCG (o Diano d’Alba)

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Comune di Diano d’Alba (CN)

Il Dolcetto di Diano d’Alba DOCG è l’unico Dolcetto ad avere più sottozone (dette  “Sorì”) che indicano le diverse ubicazioni collinari a cui il vigneto è esposto. Ha colore rubino intenso, profumo fruttato con sentori di ciliegia e more, e un gusto pieno e armonico. È un vino rosso piemontese da bere giovane, ma comunque molto pregiato. Perfetto con antipasti piemontesi e formaggi mediamente stagionati.

Dolcetto di Ovada Superiore DOCG (o Ovada)

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: superiore, riserva
  • Uve: Dolcetto 100%
  • Zona di produzione: Ovada e comuni limitrofi (provincia di Alessandria)

L’Ovada DOCG è il Dolcetto più strutturato e longevo, tanto poter essere sottoposto anche all’invecchiamento. Colore rubino con riflessi granato, profumi di frutta rossa matura, spezie e fiori secchi. In bocca è pieno, rotondo, con tannini decisi ma equilibrati. L’affinamento previsto è di almeno 12 mesi, che lo rende così perfetto con selvaggina, brasati e piatti autunnali.

Erbaluce DOC

  • Tipologia: bianco
  • Varianti: fermo
  • Uve: Erbaluce 100%
  • Zona di produzione: Canavese (provincia di Torino)

L’Erbaluce DOC è una delle più note espressioni della varietà Erbaluce, coltivata storicamente nel territorio del Canavese. Si tratta di un vino piemontese bianco fresco, di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, che sprigiona sentori di mela verde, agrumi e fiori bianchi. Al palato è secco, sapido e leggermente amarognolo sul finale. È perfetto con antipasti, risotti alle verdure, trota e carni bianche.

Erbaluce di Caluso DOCG 

  • Tipologia: bianco
  • Varianti: fermo, spumante, passito
  • Uve: Erbaluce 100%
  • Zona di produzione: Comuni attorno a Caluso (provincia di Torino)

L’Erbaluce di Caluso DOCG, chiamato più semplicemente anche solo “Caluso”, è la versione più pregiata del lavoro di vinificazione fatto con l’Erbaluce. Le versioni più note sono il fermo secco, con grande freschezza e mineralità, e lo spumante metodo classico, fine e persistente. Ma la tipologia più preziosa è il passito, prodotto da uve appassite e affinato per almeno 4 anni, con sentori di miele, frutta secca e fiori. I secchi invece sono ottimi con il pesce, i passiti da meditazione o con dolci secchi.

Fara DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) 50–70%, Vespolina e Uva Rara 30–50%
  • Zona di produzione: Comuni di Fara Novarese e Briona (provincia di Novara)

Il Fara DOC è un vino dell’Alto Piemonte, poco conosciuto ma di grande carattere. Il colore è rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento. I suoi profumi richiamano le spezie dolci, il sottobosco e i frutti rossi. Al palato è elegante, fresco, con tannini vivi e ben integrati. Richiede almeno 22 mesi di affinamento che salgono a 34 per la riserva. Ottimo con arrosti e formaggi stagionati.

Freisa d’Asti DOC

  • Tipologia: rosso fermo o frizzante
  • Varianti: fermo, frizzante, superiore
  • Uve: Freisa 100%
  • Zona di produzione: Provincia di Asti

La Freisa d’Asti DOC è un vino rosso piemontese rustico e vivace. Dal colore rubino intenso, sprigiona profumi di lampone, rosa canina e pepe nero. La versione frizzante è tipica della tradizione astigiana, con un gusto secco ma aromatico e leggermente tannico. La versione superiore è più strutturata e adatta all’invecchiamento. Ideale con salumi, fritti misti e formaggi freschi.

Freisa di Chieri DOC

  • Tipologia: rosso fermo o frizzante
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Freisa 100%
  • Zona di produzione: Collina torinese, comune di Chieri e limitrofi

La Freisa di Chieri un vino decisamente elegante, di colore rosso rubino con riflessi granati, offre profumi intensi di fragoline, violetta e spezie. Al gusto è fresco, leggermente tannico, con un finale amarognolo. Può essere sia secca che amabile, ferma o frizzante. Perfetta con agnolotti, carni bianche e formaggi a media stagionatura.

Gabiano DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Barbera (min. 90%), Freisa e/o Grignolino (max 10%)
  • Zona di produzione: Comune di Gabiano e parte di Moncestino (prov. di Alessandria)

Il Gabiano DOC è un vino di piccola produzione ma di altissima qualità tipico del Basso Monferrato. Ha un colore rosso rubino intenso con riflessi granato, profumi di frutta matura e note speziate. Al palato è corposo, asciutto e leggermente tannico, con un finale persistente. Ottimo con piatti robusti, arrosti e formaggi stagionati. La sua versione Riserva richiede un invecchiamento minimo di 30 mesi.

Gattinara DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) min. 90%, Bonarda di Gattinara e/o Vespolina max 10%
  • Zona di produzione: Comune di Gattinara (provincia di Vercelli)

Il Gattinara DOCG è uno dei grandi vini rossi da invecchiamento del Piemonte settentrionale. Di colore rosso granato con riflessi aranciati, al naso presenta note di viola, liquirizia, pepe nero e sottobosco. È un vino “austero,” con tannini decisi ma eleganti e una struttura che migliora nel tempo. La sua produzione richiede pazienza: servono infatti almeno 35 mesi di affinamento, o ben 47 nel caso della variante riserva. Perfetto con brasati, selvaggina e piatti autunnali.

Ghemme DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) min. 85%, Vespolina e/o Uva Rara max 15%
  • Zona di produzione: Comuni di Ghemme e Romagnano Sesia 

Il Ghemme DOCG è un rosso nobile e raffinato, meno noto del Barolo ma altrettanto longevo. Colore rosso granato, profumi di frutti rossi maturi, spezie, tabacco e una nota balsamica tipica dei vini dell’Alto Piemonte. Al palato è elegante, secco, con tannini ben levigati. Richiede un affinamento minimo di 34 mesi per la versione “base” e 36 per la riserva. Data la sua raffinatezza, si sposa bene con carni arrosto, formaggi erborinati e piatti a base di funghi.

Grignolino d’Asti DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Grignolino 100%
  • Zona di produzione: Provincia di Asti

Il Grignolino d’Asti DOC è un vino piemontese rosso chiaro e speziato, molto particolare. Di colore rosso granato tenue, presenta profumi di rosa, pepe bianco e piccoli frutti rossi. Al gusto è secco, fresco, con tannini evidenti ma mai aggressivi. Spicca dunque per la sua personalità sottile ma incisiva, che ben si accosta a salumi e antipasti della cucina piemontese.

Grignolino del Monferrato Casalese DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Grignolino 100%
  • Zona di produzione: Area del Casalese, in provincia di Alessandria

Simile per stile al Grignolino d’Asti, il Grignolino del Monferrato Casalese ha forse un carattere ancora più deciso. Il colore è rosso scarico, mentre i profumi delicati di petali di rosa, spezie e frutti rossi. In bocca è asciutto, con tannini fini ma presenti, che lascia un leggero sentore amarognolo sul finale. Si consiglia solitamente di abbinarlo a piatti leggeri o da bere fresco in estate.

Langhe DOC

  • Tipologia: rosso, bianco, rosato, spumante
  • Varianti: fermo, frizzante, passito
  • Uve: vitigni vari (Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Chardonnay, Arneis, ecc.)
  • Zona di produzione: Langhe 

La Langhe DOC è una delle denominazioni più versatili del Piemonte, senza cioè molte restrizioni sui metodi di produzione. Permette ai produttori di sperimentare, vinificando anche vitigni internazionali o versioni innovative dei vitigni autoctoni. I Langhe Nebbiolo sono perciò spesso più giovani e accessibili rispetto ai Barolo o Barbaresco, mentre i bianchi, a base di Arneis o Chardonnay, risultano freschi e minerali. 

Lessona DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) min. 85%, Vespolina e/o Uva Rara max 15%
  • Zona di produzione: Comune di Lessona (provincia di Biella)

Il Lessona DOC è un Nebbiolo elegante dell’Alto Piemonte, prodotto su terreni sabbiosi che donano grande finezza. Di colore granato scarico, ha profumi raffinati di viole, spezie dolci e cuoio. Al palato è fine, con tannini morbidi e una lunga persistenza. Richiede almeno 22 mesi di affinamento, o 46 per la riserva. Offre il meglio di sé insieme alle carni rosse, alla selvaggina da piuma e ai piatti tartufati.

Loazzolo DOC

  • Tipologia: bianco passito
  • Varianti: passito
  • Uve: Moscato Bianco min. 95%
  • Zona di produzione: Comune di Loazzolo (provincia di Asti)

La Loazzolo DOC è una delle più piccole DOC italiane ed è considerata dagli appassionati una vera chicca. È infatti un vino passito bianco dolce ottenuto da uve Moscato appassite e affinato in legno per almeno 2 anni. Ha un colore dorato brillante, profumi intensi di miele, frutta candita e agrumi. Al palato è vellutato, avvolgente, perfetto per abbinamenti con pasticceria secca, foie gras o da servire anche da solo, come vino da meditazione.

Malvasia di Casorzo d’Asti DOC

  • Tipologia: rosso dolce
  • Varianti: frizzante, spumante
  • Uve: Malvasia di Casorzo 100%
  • Zona di produzione: Comune di Casorzo e limitrofi (provincia di Asti)

La Malvasia di Casorzo è un vino dolce aromatico, leggero e dal basso tenore alcolico. Il colore è rosso rubino brillante, con profumi intensi di fragoline, rose e violette. Il gusto è amabile, fresco e leggermente frizzante. Grazie alla sua nota dolce è quindi perfetto con crostate di frutta, dolci al cioccolato o anche come bollicina estiva da aperitivo.

Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC

  • Tipologia: rosso dolce
  • Varianti: frizzante, spumante
  • Uve: Malvasia di Schierano min. 85%, Freisa max 15%
  • Zona di produzione: Comune di Castelnuovo Don Bosco e zone limitrofe 

La Malvasia di Castelnuovo Don Bosco è un vino piemontese dolce e profumato molto apprezzato per la sua aromaticità. Ha colore rosso ciliegia, profumo intenso di petali di rosa e frutti di bosco. Il gusto è fresco, dolce e lievemente tannico. L’ideale quindi per accompagnare i dolci alla frutta. Può essere degustato però anche come vino da conversazione.

Monferrato DOC

  • Tipologia: rosso, bianco, rosato
  • Varianti: fermo, frizzante, spumante
  • Uve: vitigni vari (Barbera, Dolcetto, Grignolino, Freisa, Chardonnay, Cortese, ecc.)
  • Zona di produzione: Monferrato (province di Asti e Alessandria)

La Monferrato DOC è un’altra di quelle denominazioni “senza troppe regole”. Questo si traduce in una maggior libertà dei produttori, che consente così di portare innovazioni all’interno del settore. I rossi sono generalmente a base di Barbera, Freisa o Dolcetto, con profumi di frutti rossi e spezie. I bianchi, spesso da Cortese o Chardonnay, risultano freschi e beverini, adatti quindi a chi non ama i vini troppo tannici. 

Nebbiolo d’Alba DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, superiore
  • Uve: Nebbiolo 100%
  • Zona di produzione: Colline attorno ad Alba, tra Langhe e Roero

Il Nebbiolo d’Alba DOC è un rosso elegante, che si pone tra il Langhe Nebbiolo e i più blasonati Barolo e Barbaresco. Ha un colore granato e un gradevolissimo profumo di viole, lampone, pepe e tabacco. Al palato è fresco, con tannini decisi ma equilibrati. È uno dei vini piemontesi che meglio si adatta a un invecchiamento medio (cioè di almeno 12 mesi) e si sposa bene con carni arrosto, risotti e formaggi stagionati.

Nizza DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Barbera 100%
  • Zona di produzione: 18 comuni intorno a Nizza Monferrato (provincia di Asti)

Il Nizza DOCG è la più alta espressione nel campo vitivinicolo della Barbera. Nasce da una sottozona della Barbera d’Asti DOCG con criteri produttivi decisamente più rigorosi. Di colore rubino intenso, ha profumi ricchi di frutti neri, spezie dolci, cuoio e liquirizia. Al gusto è pieno, morbido, strutturato. L’affinamento minimo è di 18 mesi oppure 30 per la riserva. È ideale con brasati, selvaggina e piatti importanti.

Piemonte DOC

  • Tipologia: rosso, bianco, rosato, spumante, passito
  • Varianti: fermo, frizzante
  • Uve: vitigni vari (internazionali e autoctoni)
  • Zona di produzione: Intero territorio piemontese

La Piemonte DOC è una denominazione generica che viene spesso utilizzata per i vini più giovani o sperimentali. Prevede sia la vinificazione di uve autoctone (Barbera, Dolcetto, Arneis) che internazionali (Cabernet Sauvignon, Merlot, Chardonnay). I rossi tendono a essere fruttati e immediati, i bianchi freschi e versatili. È una DOC che consigliamo a chi vuole un po’ uscire dai soliti confini. 

Pinerolese DOC

  • Tipologia: rosso, rosato
  • Varianti: fermo
  • Uve: Barbera, Bonarda, Doux d’Henry, Freisa, Neretta Cuneese, altri vitigni locali
  • Zona di produzione: Zona di Pinerolo (provincia di Torino)

Il Pinerolese DOC è un vino piemontese rarissimo, prodotto ai piedi delle Alpi e in pochissime bottiglie l’anno. I rossi appartenenti a questa DOC sono leggeri, freschi e con profumi di piccoli frutti, erbe alpine e note speziate. Tra le uve utilizzate spicca in particolare il Doux d’Henry, un antico vitigno autoctono. È un vino che rimane comunque semplice, ideale per i piatti rustici e salumi della tradizione montana.

Roero DOCG (incluso Roero Arneis)

  • Tipologia: rosso e bianco
  • Varianti: Roero (rosso), Roero Arneis (bianco fermo e spumante), riserva
  • Uve: Nebbiolo (Roero), Arneis (Roero Arneis)
  • Zona di produzione: Colline del Roero, sulla sponda sinistra del Tanaro (prov. di Cuneo)

Il Roero DOCG è una doppia eccellenza: da un lato si ha infatti l’espressione “rossa” a base di Nebbiolo, elegante e floreale, mentre dall’altro c’è la sua variante bianca, decisamente più fresca e fruttata. Il Roero rosso si caratterizza comunque per essere un vino piemontese dai profumi di ciliegia, rosa e spezie, con tannini eleganti. Il Roero Arneis, cioè bianco, risulta invece più secco, minerale, con note di pera, fiori e mandorla.

Rubino di Cantavenna DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Barbera 75–90%, Grignolino e/o Freisa 10–25%
  • Zona di produzione: Comuni di Gabiano, Moncestino e parte di Villamiroglio (provincia di Alessandria)

Il Rubino di Cantavenna DOC è un vino piemontese di nicchia, corposo e di grande intensità. Il colore è rosso rubino carico, i profumi ricordano la ciliegia matura, il pepe nero e le erbe secche. Al palato è asciutto, con buona struttura e una piacevole acidità. Ben si abbina ai piatti ricchi, specialmente carni in umido e formaggi stagionati.

Ruché di Castagnole Monferrato DOCG

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Ruchè min. 90%, Barbera e/o Brachetto max 10%
  • Zona di produzione: Castagnole Monferrato e altri sei comuni del Monferrato Astigiano

Il Ruché DOCG è uno dei rossi aromatici più originali d’Italia. Di colore rubino acceso, ha un bouquet inconfondibile di rosa, viola, pepe e frutti rossi. In bocca è secco, caldo e leggermente tannico. Gli appassionati lo descrivono come un vino affascinante e fuori dagli schemi, che sembra quasi realizzato appositamente per chi cerca qualcosa di diverso. Si abbina bene a salumi speziati, carni rosse e anche ai piatti della cucina asiatica.

Sizzano DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (Spanna) 50–70%, Vespolina e Uva Rara 30–50%
  • Zona di produzione: Comune di Sizzano (provincia di Novara)

Il Sizzano DOC è un vino prodotto nell’Alto Piemonte, tra le colline novaresi, apprezzato per la sua finezza. Il colore è rosso granato, mentre i profumi sono quelli della frutta rossa, delle spezie dolci e dei fiori secchi. Al palato risulta equilibrato, con buona freschezza e tannini levigati. Ha un invecchiamento minimo previsto di 22 mesi (o 34 per la riserva). Ottimo con piatti di carne, risotti e formaggi a media stagionatura.

Terre Alfieri DOCG

  • Tipologia: rosso e bianco
  • Varianti: base, riserva
  • Uve: Nebbiolo (rosso), Arneis (bianco)
  • Zona di produzione: Terre a cavallo tra Astigiano e Roero

Terre Alfieri DOCG è una delle denominazioni più giovani ad aver ottenuto il riconoscimento DOCG, ma già comunque decisamente promettente. Il Terre Alfieri Nebbiolo è infatti un vino piemontese elegante, fine, con sentori di ciliegia e spezie. Al contrario il Terre Alfieri Arneis è invece un bianco fresco e sapido, dai profumi di fiori bianchi, erbe aromatiche e frutta gialla. Insieme creano quindi un’accoppiata che si completa, esprimendo un grande potenziale.

Valsusa DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: vitigni autoctoni e internazionali (Avanà, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Freisa, Neretta Cuneese)
  • Zona di produzione: Valle di Susa (provincia di Torino)

La Valsusa DOC è una delle DOC più “alte” d’Italia, nata per valorizzare i vini prodotti nei vigneti terrazzati delle Alpi Cozie posti addirittura a oltre 850 metri di altezza. I vini piemontesi rientranti in questa denominazione sono dunque leggeri, freschi e con un profilo aromatico che richiama erbe di montagna, piccoli frutti rossi e spezie. Hanno un colore rubino scarico e sono ideali per un consumo giovane in abbinamento ai piatti della cucina montana come salumi, formaggi d’alpeggio e torte rustiche.

Verduno Pelaverga DOC

  • Tipologia: rosso fermo
  • Varianti: base
  • Uve: Pelaverga Piccolo 100%
  • Zona di produzione: Comune di Verduno (provincia di Cuneo)

Il Verduno Pelaverga DOC è vino piemontese “curioso”. Di colore rubino tenue, ha infatti dei profumi molto caratteristici che vanno dal pepe bianco, alle fragoline di bosco, la rosa canina e le spezie orientali. In bocca è leggero, fresco, con tannini delicati e finale piacevolmente speziato. È perfetto se degustato leggermente fresco, in abbinamento ad antipasti, salumi e piatti speziati, anche etnici.

cantina vino piemonte

Dove degustare il vino piemontese?

In Piemonte il vino si trova letteralmente ovunque. Il modo più autentico per degustarlo è però sicuramente quello di far tappa in una cantina. Sono infatti numerosissime le aziende vitivinicole aperte ai visitatori che organizzano tour guidati tra i vigneti e all’interno degli ambienti di produzione, in cui si trovano vasche di fermentazione e botti.

Le aree in cui la cultura delle visite in cantina è più diffusa sono sicuramente le Langhe e il Monferrato. La verità è che tutte le realtà del posto sono sempre disponibili ad aprire le loro porte agli amanti del vino, a cui si aggiungono anche gli eventi e le sagre in cui i vini piemontesi sono protagonisti come la Festa del Vino del Monferrato Unesco che si svolge ogni anno a Casale Monferrato.

Per un’esperienza decisamente particolare vi segnaliamo però che a Canelli, all’interno della provincia di Asti, vi è la possibilità di visitare le cosiddette “Cattedrali sotterranee”, ossia cantine scavate nel tufo fino a toccare i 32 metri di profondità, utilizzate ancora adesso per affinare vini pregiati come l’Alta Langa Docg.

La storia dei vini Piemontesi

La cultura del vino in Piemonte è profondamente radicata, anche a livello storico. Gli esperti concordano nel dire che già nel VI secolo a.C. alcune popolazioni di origine celto-ligure si dedicavano alla coltivazione delle viti nelle aree collinare, dove il clima era molto favorevole.

Con l’espansione dell’impero romano e il nuovo dominio il vino iniziò a far parte sia del tessuto economico che sociale del posto. Questa vocazione si consolidò ulteriormente anche nel medioevo dove la presenza di monasteri e altri ordini religiosi ebbe un ruolo cruciale. I monaci, infatti, erano soliti coltivare loro stessi le viti, importando anche nuove varietà dalla vicina Francia.

È anche per questo che già intorno al Duecento troviamo i primi documenti scritti in cui si menzionano alcune tipologie di vini piemontesi, arrivate  fino ai giorni nostri. È ad esempio il caso del Nebbiolo, che iniziò a diffondersi nei dintorni di Torino. Più recente è invece il Barolo, di cui si hanno le tracce più recenti nell’Ottocento.

Proprio l’Ottocento fu un periodo cruciale per la definizione dell’identità di molti vini piemontesi che iniziarono a farsi notare tra la corte dei Savoia e di altre nobili famiglie, fino a oltrepassare i confini italiani. La prosperità di questa fase venne però interrotta con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e, quasi in contemporanea, con l’emigrazione di molte famiglie piemontesi verso il Sud America.

Ciononostante la nuova generazione di vignaioli degli anni ‘80 è riuscita a ribaltare la situazione. Grazie allo spirito imprenditoriale di molte cantine e la voglia di innovazione si riuscì a risollevare le sorti dei vini piemontesi, affinando le tecniche e presentando così sul mercato dei prodotti dalla resa straordinaria che attualmente vengono elogiati in tutto il mondo.