Sacra di San Michele: dove si trova
Tra le più spettacolari abbazie e castelli del Piemonte, va citata assolutamente la Sacra di San Michele, un edificio straordinariamente affascinante (tanto da aver ispirato Umberto Eco nella scrittura del romanzo “Il nome della Rosa”) e situato tra le nuvole a ben 960 metri di altezza.
La Sacra di San Michele si trova infatti sulla cima del monte Pirchiriano, che svetta all’ingresso della val di Susa, non molto distante quindi dalla città di Torino e da tutta l’area di Colli Torinesi.
Visitarla oggi è possibile. In questa pagina troverete quindi tutte le informazioni da sapere sui biglietti, sugli orari, su cosa vedere e ovviamente come arrivarci utilizzando l’auto o i mezzi pubblici.
Visitare la Sacra di San Michele
Attualmente, trattandosi di un’abbazia consacrata, nella Sacra di San Michele si tengono ancora adesso messe e altre celebrazioni liturgiche. Ciononostante, gran parte degli spazi dell’edificio sono aperti al pubblico in occasione di visite libere e guidate che permettono di scoprire meglio questo luogo mistico,
Orari
La Sacra di San Michele è accessibile tutto l’anno sia in occasione delle visite che per la celebrazione delle messe, con la sola eccezione di un breve periodo di chiusura durante l’inverno.
Attualmente l’orario delle visite alla Sacra di San Michele è:
- In inverno (da novembre a febbraio)
- Dal lunedì al sabato: visite libere dalle 9.30 alle 16.30
- Domenica: visite libere dalle 9.30 alle 16.30
- Giorni festivi (1 novembre, 8 dicembre, 1 gennaio e 6 gennaio): visite libere dalle 10.45 alle 16.30
- 25 dicembre: dalle 13.00 alle 16.30
- In primavera, estate e autunno (dal marzo a ottobre)
- Dal lunedì al sabato: visite libere dalle 9.30 alle 17.30 – con guida il sabato alle ore 11.00 e 15.00
- Domenica: visite libere dalle 10.45 alle 17.30 – con guida alle ore 11.00 e 15.00
- Giorni festivi (Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno): visite libere dalle 9.30 alle 17.30
- 15 agosto: dalle 10.45 alle 17.30
Il breve periodo di chiusura stagionale è previsto tra il 7 di gennaio e il 31 gennaio. Nel mese di agosto le visite con guida sono disponibili tutti i giorni alle ore 11.00.
Gli orari delle messe alla Sacra di San Michele sono:
- Messe feriali: ore 8.00 in cripta – con prenotazione obbligatoria almeno il giorno prima
- Messe festive: ore 10.00 in Chiesa e ore 12.00 in Cappella
Coloro che vogliono accedere alla Chiesa Maggiore per dei momenti di preghiera personale possono farlo dal lunedì al sabato tra le 8.00 e le 9.00. In tutte le altre fasce di giorno e orario è invece a disposizione la Cappella posta vicino alla biglietteria aperta dalle 9.30 alle 17.30.
Biglietti
La partecipazione alle celebrazioni liturgiche è completamente gratuita, così come l’accesso agli spazi riservati alle preghiere. Per visitare tutti gli altri spazi, invece, è necessario l’acquisto di un biglietto.
Per visitare la Sacra di San Michele esistono tre diversi percorsi tra cui scegliere:
- La visita individuale libera, che permette di visitare l’abbazia in modo autonomo utilizzando i QR code lasciati a disposizione del pubblico.
- La visita guidata classica da 1 ora che include la presenza della guida e l’accesso allo Scalone dei Morti, al Portale dello Zodiaco, alla Chiesa, alla terrazza panoramica e alle Rovine del Monastero Nuovo.
- La visita guidata speciale da 2 ore che include la guida e l’accesso agli spazi già citati nella visita guidata classica, con l’aggiunta però dell’ingresso alla biblioteca, al piano nobile e alle aree museali del vecchio monastero.
I costi dei biglietti per la Sacra di San Michele sono:
- Visita individuale libera
- Biglietto intero: € 8,00
- Ridotto: € 6,00 – ragazzi tra i 6 e i 18 anni, over 65, famiglie con 2 adulti e minimo due ragazzi tra i 6 e i 18 anni, forze dell’Ordine.
- Gratuito per i bambini sotto i 6 anni, disabili con invalidità certificata superiore al 67%, possessori della card Abbonamenti Musei o Torino + Piemonte Card.
- Visita guidata classica da 1 ora
- Biglietto intero: € 10,00
- Ridotto: € 8,00 – ragazzi tra i 6 e i 18 anni, over 65, famiglie con 2 adulti e minimo due ragazzi tra i 6 e i 18 anni, forze dell’Ordine.
- Categorie Speciali: € 2,00 per disabili con invalidità certificata superiore al 67%, possessori della card Abbonamenti Musei o Torino + Piemonte Card.
- Gratuito per i bambini sotto i 6 anni
- Visita guidata speciale da 2 ore
- Biglietto intero: € 15,00
- Ridotto: € 13,00 – ragazzi tra i 6 e i 18 anni, over 65, famiglie con 2 adulti e minimo due ragazzi tra i 6 e i 18 anni, forze dell’Ordine.
- Categorie Speciali: € 7,00 per disabili con invalidità certificata superiore al 67%, possessori della card Abbonamenti Musei o Torino + Piemonte Card.
- Gratuito per i bambini sotto i 6 anni
Agli accompagnatori di disabili non autosufficienti viene estesa la tariffa speciale. Nel caso di gruppi superiori alle 20 persone e per le scuole sono disponibili delle tariffe riservate. Per ricevere un preventivo personalizzato è necessario scrivere con anticipo a info@collipiemonte.it.
Cosa vedere alla Sacra di San Michele?
La Sacra di San Michele è un luogo unico in tutto il Piemonte, in cui è possibile accedere a numerosi spazi ricchi di storia e di interessanti aneddoti.
Tra le cose da vedere alla Sacra di San Michele ci sono:
- La statua di San Michele
- Lo scalone dei Morti e il portale dello Zodiaco
- Gli archi rampanti
- Il sepolcro dei monaci
- Le foresterie
- La Chiesa
- Le Rovine e Torre della bell’Alda
- La biblioteca
- Le Antiche sale di casa Savoia
- Il Museo del quotidiano
La statua di San Michele
Appena arrivati in prossimità della Sacra di San Michele ci si trova subito davanti alla statua di San Michele, dedicata all’arcangelo. Si tratta di un’opera installata recentemente nel 2005, ma comunque molto di impatto. È infatti alta 5,2 metri e presenta ali grandi quasi due metri. Realizzata dalle mani dello scultore altoatesino Paul dë Doss-Moroder, pesa nel complesso circa 3,4 tonnellate.
Lo scalone dei Morti e il portale dello Zodiaco
Appena superato l’ingresso ci si imbatte nello Scalone dei Morti, una monumentale scalinata interna della Sacra di San Michele fiancheggiata da una nicchia centrale dove fino al 1936 erano custodite le resta di alcuni monaci (da qui appunto il nome della scalinata).
Salendo lungo i gradini si arriva invece al Portale dello Zodiaco, un capolavoro dell’arte romanica scolpito nel XII secolo e decorato appunto con figure zodiacali e simboli vegetali, volti a rappresentare il viaggio dalla terra al cielo.
Gli archi rampanti
Proseguendo la visita, dopo aver attraversato il Portale dello Zodiaco, ecco apparire gli archi rampanti. Tali archi, oltre a essere di grande impatto, sono strutture architettoniche essenziali perché sostengono la chiesa e ne garantiscono la stabilità, contrastando le spinte laterali delle volte. Il loro aspetto crea dunque un suggestivo effetto visivo, dando all’abbazia un aspetto decisamente slanciato.
Il sepolcro dei monaci
Il Sepolcro dei Monaci è un’area che rimane leggermente distante rispetto al resto dell’abbazia e che è composta oggi dai resti di un antico tempio che riproduce l’aspetto del Santo Sepolcro. La sua origine è probabilmente da attribuirsi al X secolo. Viene così chiamato poiché in passato venne molto probabilmente utilizzato come cappella cimiteriale.
Le foresterie
Le foresterie della Sacra di San Michele sono rappresentate da due edifici separati, che da sempre sono state destinate all’accoglienza dei pellegrini e degli ospiti in visita al monastero. In particolare sono due le foresterie presenti, una più antica di fine X secolo, e una più recente di fine ‘800.
Gli occhi più attenti possono notare come in quest’ultima è presente un errore di costruzione. La merlatura che si vede è infatti in stile ghibellino, ossia con merli a coda di rondine, e non con una forma semplice a parallelepipede tipica invece dello stile guelfo. Poiché l’abbazia era strettamente legata al papato, sarebbe stato opportuno adottare uno stile guelfo nella sua costruzione, ma questo dettaglio probabilmente sfuggì durante l’edificazione.
La Chiesa
La Chiesa della Sacra di San Michele è il cuore spirituale del complesso e rappresenta quello che è il suo fulcro principale. È caratterizzata da un’imponente architettura romanica e gotica, ma soprattutto è decorata da splendidi affreschi e opere d’arte di inestimabile valore. Tra quelle di maggior valore segnaliamo il Trittico di Defendente Ferrari del 1520 circa dedicato alla figura di Maria e alla natività di Gesù.
Le Rovine e Torre della bell’Alda
Le Rovine della Sacra di San Michele sono un’area che testimonia il passaggio del tempo e la storia millenaria del complesso. Si tratta infatti di un complesso di strutture come archi e pilastri un tempo facenti parti di alcuni edifici, ma poi crollati e rimasti qui in seguito a terremoti e guerre. Tra queste rovine si nota anche la Torre della Bell’Alda, intorno alla quale ruota la leggenda della giovane Alda. Secondo i racconti la fanciulla si sarebbe gettata nel dirupo qui presente, uscendone tuttavia miracolosamente illesa grazie all’aiuto di San Michele e della Vergine Maria.
La biblioteca
La Biblioteca della Sacra di San Michele è un’area preziosa all’interno della quale sono conservati manoscritti antichissimi, testi religiosi e documenti di inestimabile valore storico. Proprio per questo è possibile accedervi solo in occasione delle visite guidate, durante le quali si possono osservare dal vivo circa 10.000 volumi tutti accuratamente ordinati e schedati.
Le Antiche sale di casa Savoia
La presenza della dinastia sabauda si può ritrovare persino qui nella Sacra di San Michele e in particolare proprio nelle cosiddette Antiche Sale di Casa Savoia. All’interno di questi saloni sono infatti conservati degli arredi e delle decorazioni che raccontano la storia della famiglia Savoia, testimoniando il forte legame che un tempo ci fu tra la casata reale e le abbazie e i castelli piemontesi.
Il Museo del quotidiano
Parte della visita alla Sacra di San Michele passa anche dal Museo del Quotidiano, un’esposizione che raccoglie oggetti e strumenti legati vita dei monaci e alle popolazioni vissute qui nei territori circostanti. All’interno del museo si possono quindi trovare utensili domestici e attrezzature agricole che offrono uno spaccato della vita di un tempo.
Da segnalare una piccola curiosità: nella stanza dedicata al Museo del Quotidiano, sulla parete nord, si nota della roccia. Si tratta di una parte del Monte Pirchiriano su cui la Sacra di San Michele è adagiata e con la quale in questo punto sembra quasi fondersi.
La leggenda della Sacra di San Michele
Accanto alla versione storica vera e propria sulla fondazione della Sacra di San Michele, esiste un’altra variante del racconto tramandata da diversi secoli e dal carattere decisamente più mistico.
Secondo la leggenda della Sacra di San Michele l’abbazia venne costruita con l’aiuto degli angeli. Si dice che tutto iniziò quando ad alcuni monaci, che al tempo si trovavano sul Monte Pirchiriano, apparve l’arcangelo Michele che ordinò di costruire un santuario in suo nome. I monaci così iniziarono l’ardua impresa, consapevoli dello sforzo che avrebbe comportato.
Eppure, inspiegabilmente, ogni mattina appena svegli i monaci trovavano le pietre già disposte in modo perfettamente ordinato sulla cima della montagna. Si scoprì infatti che era un gruppo di angeli a muovere i massi durante la notte, contribuendo così a costruire un luogo ancora adesso unico al mondo.
Curiosità sulla Sacra di San Michele
La Sacra di San Michele è stata di ispirazione per diverse opere, prima tra tutte il famoso romanzo “Il Nome della Rosa” di Umberto Eco che riportò le atmosfere di questo luogo all’interno della storia. È inoltre parzialmente ambientato qui “Il mercante di libri maledetti”, libro scritto da Marcello Simoni vincitore del Premio Bancarella ed edito nel 2011.
La storia della Sacra di San Michele
Nonostante la leggenda della Sacra di San Michele dica che sia stata costruita con l’aiuto degli angeli, la versione ufficiale data dagli storici ricollega la sua edificazione alla figura del nobile francese Hugon di Montboissier.
Hugon infatti era noto per la sua tendenza a sperperare i beni, motivo per cui si recò a Roma per chiedere indulgenza davanti ai prelati che, come penitenza, lo invitarono a scegliere tra un esilio lungo ben 7 anni oppure la costruzione di un’Abbazia. Il nobile francese, come testimonia oggi la presenza della Sacra di San Michele, optò per questa seconda opzione dando quindi inizio nel 983 d.C. ai lavori di costruzione.
Dopo la sua costruzione, la Sacra di San Michele divenne rapidamente un punto di riferimento fondamentale per i pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena. Nel Medioevo, l’abbazia prosperò grazie alle numerose donazioni, raggiungendo il culmine del suo splendore nel XII secolo.
Tuttavia, a partire dal XV secolo, questo periodo di prosperità iniziò a declinare. Le guerre e le difficoltà economiche portarono l’abbazia a perdere importanza. Nel 1622 i monaci decisero di abbandonarla lasciandola in uno stato di abbandono per lungo tempo.
Solo nel 1836 il re Carlo Alberto di Savoia promosse un importante progetto di restauro, restituendo alla Sacra di San Michele il suo antico splendore. Oggi questo maestoso monumento è uno dei più visitati del Piemonte, accogliendo fino a 100.000 visitatori a stagione.
Come arrivare alla Sacra di San Michele
La Sacra di San Michele si trova in un punto piuttosto impervio, ma ciononostante può essere raggiunta senza particolari problemi in auto, con i mezzi pubblici e persino a piedi utilizzando alcuni sentieri.
Ecco quindi qui di seguito tutti i consigli per arrivarci.
In auto
Chi si muove in auto può raggiungere la Sacra di San Michele utilizzando l’autostrada A32 che collega Torino e Bardonecchia uscendo al casello di Avigliana centro. Da qui è sufficiente seguire le indicazioni per Giaveno finché non compariranno i cartelli per la Sacra di San Michele che conducono al parcheggio in Piazzale Croce Nera, che a pagamento. Da qui è necessario procedere ancora per 800 metri a piedi attraverso una passeggiata di circa 15 minuti.
Il costo del parcheggio in Piazzale Croce Nera è:
- Auto: 2,50 € per la prima ora e 2,00 € per le ore successive.
- Autobus turistici: 15,00 € l’ora.
In autobus
È possibile raggiungere la Sacra di San Michele anche utilizzando gli autobus pubblici in partenza dalla stazione di Avigliana, più precisamente nei pressi della Piazzetta De André. Le corse in partenza verso l’abbazia sono generalmente previste nei weekend e nei giorni festivi alle 9.30, 10.30, 14.30, 16.30, 18.30.
In treno
Un’opzione molto comoda per arrivare alla Sacra di San Michele è il treno. Esiste infatti la possibilità di acquistare dei biglietti convenzionati Treno+Bus direttamente dal sito di Trenitalia. Il treno può essere preso presso la stazione di Torino Porta Nuova fino a raggiungere la stazione di Avigliana da dove partono i bus. Il costo del biglietto convenzionato è di 6,90 €, che da poi il diritto a uno sconto del 25% sul costo dell’ingresso alla Sacra di San Michele.
In alternativa, nei periodi in cui non sono presenti le corse degli autobus, possono essere utilizzati i taxi presenti nel piazzale davanti alla stazione di Avigliana. Il costo di una corsa è di 25 €.