Quanti sono i vini bianchi piemontesi?
Pur essendo il Piemonte celebre per i suoi grandi rossi, i vini bianchi piemontesi vantano una lunga tradizione e una qualità sempre più riconosciuta anche a livello internazionale. I terreni collinari della regione – specialmente le zone del Monferrato, delle Langhe e dell’Alto Piemonte – offrono condizioni ottimali per la coltivazione di vitigni a bacca bianca.
Su oltre 60 denominazioni dai consorzi di tutela, circa 9 DOCG e 11 DOC riguardano i vini bianchi. Tra questi possiamo trovare nomi ormai noti come Gavi DOCG, Roero Arneis DOCG e Erbaluce di Caluso DOCG.

Vini bianchi Piemontesi: elenco completo
Vini bianchi piemontesi DOCG:
- Gavi DOCG – o Cortese di Gavi
- Roero Arneis DOCG
- Erbaluce di Caluso DOCG
- Albugnano DOCG – versione bianca
- Loazzolo DOCG – vino passito
- Terre Alfieri DOCG – anche in bianco, con Arneis
- Moscato d’Asti DOCG
- Asti Spumante DOCG
Vini bianchi piemontesi DOCG:
- Langhe DOC – bianco e Arneis
- Piemonte DOC – bianco, Chardonnay, Moscato…
- Monferrato DOC
- Colli Tortonesi DOC – Timorasso
- Canavese DOC – bianco, Erbaluce
- Colline Novaresi DOC
- Coste della Sesia DOC
- Pinerolese DOC
- Valli Ossolane DOC
I vitigni bianchi del Piemonte: un patrimonio da conoscere
Quando si parla di vini bianchi piemontesi, non si può prescindere dai vitigni autoctoni che ne sono l’anima. Se i grandi rossi come Barolo e Barbaresco dominano le scene, i vitigni a bacca bianca del Piemonte regalano eleganza, freschezza e una sorprendente varietà di profili aromatici.
Vediamone alcuni da vicino:
- Arneis: chiamato anche “il nebbiolo bianco” per la sua storia legata al Roero, l’Arneis è un vitigno autoctono che oggi vive per una seconda giovinezza. I suoi vini sono freschi, floreali e delicatamente fruttati, perfetti per chi cerca equilibrio e bevibilità.
- Cortese: è il vitigno che sta alla base del celebre Gavi DOCG. Raffinato, secco e minerale, il vitigno dona vini eleganti, capaci di esprimere al meglio le caratteristiche dei suoi calcarei del basso Alessandrino.
- Erbaluce: originario dell’Alto Piemonte, è un vitigno estremamente versatile. L’Erbaluce può essere prodotto nelle versioni ferma, spumante o passita, tutte accomunate da un’ottima acidità e una longevità insospettabile.
- Favorita: coltivata soprattutto nella zona di Cuneo, il vitigno è il cugino piemontese del Vermentino. Leggera, fragrante e aromatica, è ottimo per aperitivi o per piatti vegetariani.
- Timorasso: considerato il “Barolo dei bianchi”, i suoi vini sono strutturati, complessi e longevi, alcuni con profili che evolvono magnificamente negli anni.
- Chardonnay: sebbene non sia propriamente autoctono, trova nel Piemonte il suo habitat ideale, soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato.
Vini bianchi piemontesi: le caratteristiche
I vini bianchi del Piemonte rappresentano una gamma ricchissima di espressioni. Alcuni con sapori fragranti, altri profondi e capaci di invecchiare con grazia. Tutti, però, condividono alcune caratteristiche che li rendono immediatamente riconoscibili:
- Freschezza e acidità spiccata, li rende perfetti a tavola e versatili negli abbinamenti.
- Note aromatiche fruttate e floreali, con sfumature che spaziano dagli agrumi alla frutta tropicale.
- Mineralità evidente, soprattutto nei vini dei suoli calcarei o vulcanici, come il Gavi o il Timorasso.
Non tutti i bianchi devono essere giovani. Alcuni bianchi piemontesi, come il Timorasso affinato o l’Erbaluce Passito, sanno regalare emozioni anche dopo anni in cantina, dimostrando che la longevità non è solamente un affare da vini rossi…

Vini bianchi piemontesi: gli abbinamenti
Uno dei punti di forza dei vini bianchi del Piemonte è la loro straordinaria versatilità gastronomica. Grazie alla loro freschezza naturale e al profilo aromatico spesso delicato ma persistente, si adattano perfettamente a tantissime preparazioni.
Ecco qualche consiglio di abbinamento, per esaltare al meglio ogni bottiglia:
- Roero Arneis DOC: antipasti leggeri come insalata russa o verdure in bagna cauda fredda
- Gavi DOCG: piatti a base di pesce crudo, al vapore o alla griglia
- Langhe Favorita o Langhe Arneis: primi piatti vegetariani come risotti alle erbe o lasagne di verdure
- Erbaluce di Caluso DOCG: formaggi freschi come robiola, tomino e caprino
- Timorasso DOC: piatti etnici e speziati come curry e thai
- Moscato d’Asti DOC o Loazzolo DOCG Passito: dessert a base di frutta o dolci secchi
Questi vini non solo si sposano bene con la cucina piemontese tradizionale, ma si prestano anche a esplorazioni più moderne e internazionali, dal fusion giapponese alla cucina vegetariana gourmet.
Perché i vini bianchi piemontesi meritano un posto in cantina
Spesso e ingiustamente messi in ombra dai nobili rossi, i vini bianchi piemontesi rappresentano una vera e propria miniera d’oro per appassionati e intenditori. Freschi, complessi, profumati e talvolta sorprendenti per capacità di invecchiamento, offrono un viaggio sensoriale che attraversa tutto il territorio regionale.
Per chi ama scoprire nuove sfumature del gusto, i migliori vini bianchi piemontesi non sono un’alternativa: sono una scoperta.